Da troppo tempo una grossa fetta del traffico marittimo sardo è vincolato a interessi e dinamiche economiche del tutto estranei alle necessità dei sardi. La mobilità di persone e merci è un elemento indispensabile della vita collettiva e della crescita economica e culturale di un popolo, specie se esso vive in un’isola. Lasciarne la gestione e i profitti totalmente ad estranei è un pessimo modo per trarre dal settore dei trasporti tutti i vantaggi che ne possono discendere, sia in termini economici che culturali.
Il mare per la Sardegna è una fondamentale via di comunicazione, non una condanna all’isolamento. È tempo di riprendercelo.
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